Conviene sterilizzare un coniglio? Come si svolge la procedura? Queste sono alcune domande che i padroni di conigli domestici si pongono. Questi teneri animali sono tra quelli con un istinto riproduttivo più accentuato che potrebbe mettere davvero in difficoltà i padroni.
In molti casi, una coppia di conigli potrebbe arrivare anche a 8 parti all’anno, con la nascita di fino a 12 cuccioli. E’ chiaro che per il proprietario di un coniglio potrebbe diventare complesso gestire tante nascite. Quindi, a volte, la soluzione migliore è quella di sterilizzare il coniglio.
Se non possiedo una coppia di conigli, devo comunque sterilizzare il mio animale domestico?
La risposta è affermativa. Se non si soddisfa il bisogno di riproduzione del coniglio, l’animale potrebbe soffrire di disturbi sia a livello fisico che psicologico. Un coniglio che non può riprodursi manifesta comportamenti aggressivi o depressivi.
Inoltre, la frustrazione lo porta a fare i bisogni principalmente fuori dalla lettiera. I conigli non sterilizzati che soffrono la mancanza della possibilità di riprodursi sviluppano tumori all’apparato genitale, spesso mortali.
I conigli di genere femminile, inoltre, possono sviluppare gravi gravidanze isteriche. Inoltre, le patologie più diffuse tra le coniglie femmine sono quelle che riguardano proprio gli organi riproduttivi. Si stima che due esemplari su tre, dopo primi tre anni di vita, sviluppino tumori all’utero o alle ovaie.
Per evitare che il coniglio soffra di questi disturbi, si può ricorrere alla sterilizzazione. Questa operazione, seppur possa sembrare ad alcune persone anti etica, in realtà consente di tutelare il coniglio da gravi malattie e anche di portare a una migliore convivenza gli animali dello stesso sesso.
Infatti, i maschi del coniglio tendono a essere molto territoriali, anche quando si tratta di riproduzione. Se due maschi adocchiano la stessa coniglietta, si può scatenare una lotta in cui uno dei due potrebbe rimanere gravemente ferito.
Come funziona la sterilizzazione del coniglio?
Inutile dire che la sterilizzazione del coniglio deve essere effettuata da un chirurgo esperto. L’operazione avviene in anestesia totale, dopo i primi sei mesi di vita sulle femmine e dopo quattro mesi sui maschi. Nella pratica, sterilizzare un coniglio maschio significa rimuovere i suoi organi genitali, ovvero i testicoli, mentre la femmina subisce l’asportazione di ovaie, tube e utero.
Questo è anche il motivo per cui un coniglio maschio sterilizzato tende a riprendersi più in fretta rispetto alla femmina, la cui asportazione è molto più invasiva.
Preparazione alla sterilizzazione e operazione
Molti padroni di animali sanno che il proprio cane o gatto deve presentarsi dal veterinario a stomaco vuoto. Tuttavia, questo non vale per i conigli, che possono nutrirsi in ogni momento prima dell’operazione. Il coniglio viene innanzitutto visitato dal veterinario, che si assicura delle sue condizioni di salute ottimali, per poi procedere con l’anestesia totale.
Dopo l’avvenuta operazione, vengono iniettati nel coniglio degli antidolorifici e antibiotici. Questo per evitare la formazione di infezioni. I punti di sutura, soprattutto nella femmina, devono essere apportati con attenzione, in quanto è facile che vengano strappati con i denti.
Il coniglio si riprende da solo dopo l’operazione e in un paio di giorni torna a occuparsi delle sue faccende quotidiane. Bisogna lasciarlo riposare e seguire attentamente le indicazioni del veterinario.
Per quanto riguarda le femmine, l’attesa è più lunga, in quanto il corpo deve abituarsi all’asportazione di un organo. Il padrone dovrebbe aiutare la coniglietta a nutrirsi, controllare le dimensioni delle feci e tenerla al sicuro da movimenti bruschi. Il rischio che i punti si allentino e compaiano infezioni è elevato.
In meno di 24 ore il coniglio femmina si sveglia, ma per qualche giorno potrebbe mangiare poco ed espellere anche pochi e molli bisogni.
Ricordiamo che il maschio sterilizzato potrebbe rimanere fertile per altre sei settimane dopo l’operazione. Il motivo è che del liquido seminale potrebbe rimanere nei dotti e contenere spermatozoi attivi. Quindi, è bene non lasciarlo vicino a una femmina non sterilizzata.
Come cambia il comportamento dopo la sterilizzazione?
Dopo la sterilizzazione, il coniglio risulta meno aggressivo e territoriale. Piuttosto, appare più docile. A livello microscopico, un animale sterilizzato risulta più pulito, in condizioni igieniche migliori e lontano da disturbi ormonali che possono compromettere la sua salute. Se il coniglio risulta più aggressivo e ingestibile, probabilmente, prima dell’operazione, presentava delle condizioni di salute precarie che il veterinario non è stato in grado di riconoscere.
I pro della sterilizzazione, quindi, sono molto maggiori rispetto a quelli del consentire al coniglio di riprodursi, specialmente se l’animale è domestico.
Quanto costa sterilizzare un coniglio?
Passando al discorso sul prezzo della sterilizzazione di un coniglio, esso si aggira intorno ai 300-350 euro, ma potrebbe salire se la sterilizzazione riguarda un esemplare femmina. E’ sempre bene recarsi dal proprio veterinario di fiducia, per porgli tutte le domande circa la sterilizzazione, il processo di guarigione, i vantaggi dell’operazione e anche i costi.